Giuseppe Bellei

Giuseppe Bellei (Sulmona 1910-2000). Dopo gli studi compiuti alla Scuola d’Arte della sua città natale e all’Istituto Statale d’Arte di Napoli, si trasferisce a Roma, ove frequenta la Scuola del Nudo presso la Libera Accademia di via Margutta. Partecipa attivamente alla vita artistica di Novecento, con significative presenze alle varie mostre sindacali e alla Quadriennale romana (III e VII edizione),
nonché ai vari Premi Marzotto, Michetti, Sulmona, Avezzano. A partire dal 1939 è stato docente di plastica per molti anni all’Istituto d’Arte di Sulmona. Nel 1968 assume la direzione dell’Istituto d’Arte di Avezzano. Bellei fu scultore di apollinea compostezza formale in ossequio a un’impostazione classica dell’opera (si vedano a questo proposito i suoi numerosi ritratti femminili, come Dormiente, conservato nella Pinacoteca d’Arte Moderna di Avezzano) e al tempo stesso pittore, con una sempre ricorrente predilezione per il sintetismo figurale, ottenuto attraverso sostanziose e marcate forme chiuse. È proprio singolare come l’artista, portato alla plasticità delle forme in scultura, abbia manifestato in pittura un marcato interesse per le stesure timbriche del colore. Nel 1991 al Premio Sulmona, nelle cui edizioni è stato quasi sempre presente, gli viene attribuita la targa del Presidente della Repubblica, Francesco Cossiga.

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